GIORNATA MONDIALE DEL TAI CHI CHUAN Sabato 30 Aprile 2005 ore 10,oo Milano |
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Con grande riserbo e senza
manifestare pubblicamente, abbiamo sostenuto l'iniziativa anche noi, a
modo nostro. |
La nostra scuola sempre attiva 24 ore su 24 nel gesto e nel pensiero, ha partecipato alla giornata mondiale fermandosi 15 minuti a riflettere veramente su questo prezioso strumento che il Cielo ci ha concesso per la nostra evoluzione , mentre in quei 15 minuti tutti gli altri si sono esibiti.............. In qualunque luogo caratteristico del nostro vivere quotidiano, scuola, lavoro, casa, strada, a seconda delle nostre possibilità, la mattina del sabato abbiamo fatto dentro di noi il punto sul nostro percorso collettivo e personale. |
Nel
pomeriggio di sabato, con alcuni dei
miei allievi interni ed istruttori abbiamo svolto invece una cerimonia
intima Cha Tao e poi abbiamo proseguito regolarmente con le lezioni.
Personalmente io vivo col Tai Chi Chuan una relazione profonda d'amore che dura da 31 anni,e che si rinnova giorno dopo giorno, come scelta di vita. Anche quando io non pratico, quest'arte è sempre presente nei miei gesti e nei miei pensieri, così come lo sono le vite, le storie ed i volti dei miei allievi interni ed esterni, dal più anziano di pratica all’ultimo entrato nella scuola. |
Per questo mio particolare sentimento, mi è sembrato irrilevante legare questa pratica ad una giornata nello specifico, durante la quale in tutto il mondo, gruppi praticano nei parchi, come campagna di sensibilizzazione nei confronti di questa nobile arte.
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Io ho un grande rispetto per chi si è esibito pubblicamente ed ha fatto conoscere il Tai Chi Chuan, ma con l' astensione dalla scuola dalla pratica, sostengo un pensiero più grande, e cioè che il Tai Chi non è solo un gesto fisico salutare come tutti ci vogliono fare credere.
E’ vero che tutti fisicamente possono fare Tai Chi, ma l’esperienza di 20 anni di docenza mi ha insegnato che il Tai Chi non è per tutti.........
Purtroppo non tutti sono disposti a goderlo a pieno ed a sperimentarne gli aspetti marziali e spirituali, e nemmeno arrivano a comprendere che dietro a quei gesti c’è molto di più : non la salute, ma la felicità intesa come consapevolezza e pienezza del vivere. |
Ecco allora che sabato, riguardo al mio percorso, io ho riflettuto su alcune cose che espongo in brevi punti.
- Il valore della vita e il senso della morte nella via che ho scelto.
- I 3 valori essenziali dell'esistenza umana ai quali mi sono votata ( la Via, la famiglia e i maestri ).
- Il senso di una vita passata per difendere queste cose e la responsabilità di tramandare la conoscenza, forse non valgono più di un mero gesto tecnico?
Tassi Mei Li Alessandra.